Il disegno è per me un enigma, l'immediata traduzione della
realtà tridimensionale in uno spazio limitato e bidimensionale.
Un'astrazione a tutti gli effetti, filtrata attraverso le
maglie della mente e applicata dalla mano. Non potrei fare
a meno di questo passaggio misterioso per appuntare un'idea,
il tono della composizione.
La carta e il cartone, belli proprio per la loro leggerezza
e precarietà, mi sono utili sia per abbozzare, sia per
piccoli studi che mi obbligano al non finito, mantenendo
una certa freschezza.